Tra Forte Sant’Elmo e la Cattedrale, giù per i vicoli, da una casa all’altra, covano i segreti di una piccola Stalingrado. “Fino agli anni ’70, all’ombra delle torri medievali, qui c’erano 16mila abitanti e 16mila comunisti” racconta Massimo Ricci, il corniciaro, da quarant’anni nella bottega di piazza San Clemente 19. “Era tutta rossa Civita Castellana, di un rosso sanguigno”, spiega mentre armeggia accanto a una stufa, “adesso sono tutti imbastarditi.” Nella vecchia bottega dove il disordine creativo impedisce a uno spillo di toccare terra, la stufetta svolge una duplice fun... continua