Strati di storia e di carta



Come tutte le città molto antiche, Ancona, che ha festeggiato nel 2023 ben 2419 anni è fatta a strati: un piano sull’altro, la sua storia si è sovrapposta, mescolata, accumulata in una sorta di orogenesi metropolitana. Ogni era, ogni civiltà, ogni dominatore e ogni impresa, si sono impresse indelebilmente nel substrato cittadino. Ci sono gli strati orizzontali, celati sotto il piano urbano attuale. Quelli verticali, con mura e archi che si sovrappongono a vicenda. Quelli culturali di greci, armeni, kazaki, turchi e semiti che arrivati in città hanno aperto le loro botteghe. E quelli artistici e gastronomici. Se da corso Mazzini, ad esempio, si sale verso piazza Roma, si attraversa un quartiere ottocentesco, che nasconde però un cuore romano. Al numero tre di via degli Orefici, semplicemente suonando al campanello, si possono ammirare i resti del basolato dell’antica via consolare. Nel piccolo vicolo medioevale, tradizionalmente si aprivano le botteghe artigiane, dai mastri cartai alla lavorazione dei tessuti e ai gioiellieri. Ancora oggi la stradina ospita alcuni dei laboratori più originali della città, come le Fantasie di Carta di Roberta Pesaresi, che utilizza la tecnica del “quilling”, cioè foglietti sovrapposti e arrotolati per creare originalissimi quadri, calendari o biglietti d’auguri. Sono quindi a strati, minuscoli e avvolti, le sue curiose opere di carta in filigrana, che interpreta in modo nuovo la cultura cartiera della regione.



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