Capo Figari e Guglielmo Marconi



11 agosto 1932, ore 16:00. Guglielmo Marconi, in trepidante attesa, è affacciato dalla terrazza della torre semaforo di Capo Figari a Golfo Aranci, sui 350 metri di altitudine del promontorio, con lo sguardo che spazia su tutta la baia. Alle 16:01 l’anziano inventore italiano è già raggiante. Il suo esperimento sul primo utilizzo delle onde corte (che lui chiamava micro-onde), sotto il metro di lunghezza, per il trasferimento della voce su lunga distanza è un successo: sta parlando con Rocca di Papa a ben 269 chilometri di distanza, oltre il mare. Un’ora abbondante di scarpinata, sul Sentiero Semaforo, la bella strada mattonata e panoramica che si arrampica sul promontorio della Riserva Naturale e Sito Sic di Capo Figari, permette di raggiungere il belvedere: la torre è purtroppo in pessimo stato, ma una targa rimane a ricordo della grande impresa dell’ingegno e della tecnologia italiana. Come allora, lo sguardo si allarga dalla baia di Marinella a sinistra, verso la Costa Smeralda, con il piccolo arcipelago di Soffi e Mortorio sullo sfondo, sino al promontorio di Capo Coda Cavallo, a destra, chiuso dall’inconfondibile alto profilo all’isola di Tavolara: è il Golfo Aranci.



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