Gioia Bravi e Mariangela Bibbo. Due storie che si incontrano per raccontare un’avventura che sa di lavoro, leggerezza, classe, simpatia, semplicità e visione. 1+1 fa undici, Toscana + Basilicata fa Firenze. Gioia e Mariangela hanno riscritto matematica e geografia creando un brand che ha le sue radici in anime delicate, determinate, sensibili. Gioia studiava storia dell’arte, lavorando nel restauro e in ambienti museali ma il suo cuore batte per la moda. Mariangela studiava fashion design ma sta bene quando maneggia ago e filo. Il loro incontro è come la confluenza di due fiumi che naturalmente disegnano un’unica via nuova. Ingegno, mestiere, manualità sono le fondamenta di un bellissimo progetto che oggi ha una mission molto chiara incentrata su tre concetti: sostenibilità, sartorialità ed estetica minimal. I tessuti naturali provengono da rimanenze di magazzino di grandi aziende, le creazioni vengono realizzate su misura ma soprattutto sull’armonia e sull’unicità di ogni persona; ogni creazione risponde a linee estetiche pulite, essenziali che riescono a declinare eleganza e sensualità staccandosi da modelli fatti in serie, per privilegiare la soggettività. Per eccellere nella semplicità è indispensabile avere conoscenze profonde e il segreto di Gioia e Mariangela è il loro prezioso know how, vale a dire il “saper fare”, dall’idea alla realizzazione: “ci occupiamo di tutto, dalla ricerca dei materiali, alla confezione. Non siamo stiliste ma designer, artigiane e operaie”. Ma paradossalmente tutto ciò non basta per una propria identità che in questo caso si traduce in un artigianato che purtroppo a Firenze è legato a idee superate. Come? “Il nostro target siamo noi, dunque contemporaneo, indossabile, sganciato dall’abito cerimoniale. L’eleganza può essere quotidiana e lo stile non significa fare rumore o farsi notare. Non a caso uno dei nostri materiali preferiti è il tencel, proveniente dalla polpa dell’albero di eucalipto: fluido, confortevole, fresco, incredibilmente versatile e dalla grande vestibilità”.
Il laboratorio è autentico. Nulla di artefatto. Ma intriso di arte della semplicità. Due anime eleganti danzano tra aghi, fili, macchine da cucire, bozzetti, stoffe. Con la leggerezza di chi asseconda passioni e aspirazioni. Qui Firenze ha una luce diversa e si trasforma in abiti sensibili. Perché Firenze? Per Gioia è radici, legami, bellezza che fai fatica a trovare altrove. Per Mariangela una scelta che si rinnova tutti i giorni: “Ho lasciato la mia terra, la mia famiglia ma ho ripercorso le un pezzo di vita di mio padre che è diventato medico qui”. Qual è il vestito adatto a questa città? “Un completo in tencel verde smeraldo come le venature del marmo o bianco. Semplice e senza tempo. Oltre il concetto di bellezza rinascimentale”. Perché Gioia e Mariangela sognano e guardano sempre avanti.