Primo week end di ottobre, Gaiole in Chianti, L’Eroica. È ormai un appuntamento cult assolutamente unico che nobilita ancor di più, ove ce ne fosse bisogno, le Terre di Siena. Nata per scommessa alla fine del secolo scorso come ciclostorica evocativa del ciclismo “eroico” è oggi un insieme di percorsi permanenti e segnalati che vanno ad esplorare le Terre di Siena attraverso Chianti, Crete e Val d’Orcia. Con l’Eroica il ciclismo ritorna tale facendo un salto nel passato quando era sinonimo di polvere, fango, fatica e spirito d’avventura. I pionieri dello sport che originariamente accendevano gli entusiasmi di un’Italia in bianco e nero divisa tra Coppi e Bartali rivivono in una giornata di sport vero, di cultura, di costume durante la quale tornano alla luce del sole biciclette d’epoca, maglie di lana e camere d’aria a tracolla. Gli eroi di oggi sono appassionati ciclisti e collezionisti, pedalano nel terzo millennio ma hanno un cuore forte e antico. Le strade sterrate del Chianti, della Val d’Orcia e delle Crete sono protagoniste confermandosi simboli di una viabilità a misura d’uomo e di una zona ancora integra da un punto di vista ambientale. Strade bianche che giocano con le colline senesi richiedono agli eroici partecipanti la capacità di soffrire e sudare senza perdere il sorriso e la soddisfazione di trascorrere una giornata di puro ciclismo.
Visto il grande successo planetario, oggi l’Eroica è un marchio che racconta questo ciclismo puro, umano, passionale in varie parti del mondo: Giappone, Argentina, Inghilterra, California… Si tratta infatti di una rievocazione con biciclette d’epoca dove i ciclisti adeguano anche l’abbigliamento al tenore della manifestazione. L’assistenza agli “eroici” è assicurato un cordone di auto e moto d’epoca. Il giorno di questa gara lo sport torna ad essere un’espressione di grande umanità. La partenza avviene “alla francese”, vale a dire alla spicciolata, prima dell’alba. Uomini, donne e biciclette flirtano sulle strade di un tempo che non c’è più inseguendo le tracce del ciclismo eroico. E così i punti ristoro diventano momenti goliardici dove si beve vino si mangia pane e capocollo con pecorino e si rimonta in sella sgranocchiando acini gustosissimi. Qualcuno più organizzato porta nelle tasche della maglia “mattoncini” di polenta avvolta in carta di giornale.