Terra del Sole, Anno Domini 1376

Terra del Sole, la “città ideale” di Cosimo de Medici eretta nel 1564, non deve darsi molto da fare per sprofondare nel Medioevo. Le intatte strutture del borgo fortificato, castelli, bastioni, torrioni, possenti mura medievali lunghe due chilometri, sono la migliore scenografia per Anno Domini 1376. La rievocazione va in scena ogni anno a settembre. Gruppi storici provenienti da ogni parte d’Europa migrano in quest’angolo di Romagna per rievocare la cruenta battaglia del 1387, alle porte di Castrocaro. Da una parte le truppe di Cecco Ordelaffi da Forlì e i Bolognesi comandati da Giovanni Da Barbiano, i vincitori, dall’altra le Compagnie di Ventura dei Landi, dei dal Verme e di Guido d´Asciano. Le pesanti, ingombranti armature luccicano al sole. Il fragore di lance e spade echeggia nell’aria gonfia d’attesa. Sono un centinaio i soldati che duellano all’arma bianca, corpo a corpo. all’ombra delle mura. Le donne portano acqua, alcune combattono nascoste dietro le armature. E il prete da conforto. La battaglia è durissima ma il tutto deflagra in scurezza. Le comparse sono infatti rigidamente selezionate: solo i gruppi storici impegnati in una accurata ricerca storica vengono ammessi alla rievocazione. I soldati bene addestrati sanno come muoversi, come maneggiare le armi. Sferrano colpi senza provocare alcun danno fisico. Nei giorni della rievocazione, all’ombra del Bastione di San Martino, viene allestito la grande tendopoli dove le 250 comparse mandano in scena con fedeltà filologica arredi, armature, costumi e stili di vita militare di settecento anni fa. Intanto il giullare di corte intrattiene il pubblico, le cucine da campo fumano, le note dei musicanti inondano l’aria, il mercato medievale, ci sono il vasaio, il cordaio, brulica di attività. Se il cielo è nuvoloso, potrebbe apparire all’improvviso un raggio di sole. Lo stesso che, per miracolo o devozione, si manifestò il giorno in cui, durante la messa, fu benedetta la prima pietra di Eliopoli.