Spuntano sempre tra maggio e giugno, non proprio puntuali, ma precisi. Seguendo istinti ancestrali e gli invisibili sentieri del mare, nuotano dallo Stretto di Gibilterra alla Sicilia. Si accalcano tra Favignana e Levanzo, seguendo le correnti ricche di plancton, sino alla enorme prateria di Posidonia, dove depongono le loro uova. Mentre il mare si tinge di rosso, i tonnaroti iniziano a stringere la grande camera della morte al ritmico canto della Cialoma e agli ordini del Rais. Con una pesca concitata e pericolosa, gli arpioni degli otto uomini appostati sulle barche catturavano sino a10.000 tonni in una sola stagione. Oggi la grande tonnara Florio di Favignana non lavora più ed è stata trasformata in Museo, ma l’isoletta delle Egadi rimane uno dei posti migliori in Italia dove gustare il tonno rosso fresco. Anche con nuove specialità come quelle della Kebabberia, che offre il prodotto nella forma più amata dello street food moderno.
La Tonnara di Favignana
Scritto il 29/08/2024
Testo e foto di Federica Botta e Alessandro De Rossi
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