Sentiero Matilde



La Donna del Destino e i suoi tesori. Percorso per gli amanti del trekking.

Bella, intelligente, colta e fiera. Pare che guidasse le sue truppe a cavallo e che avesse accolto il secondo marito completamente nuda, distesa su una tavola imbandita. Per alcuni una Santa devota a Roma, per altri fedele solo per mero calcolo politico. Qualcuno sussurra di una tresca con le alte sfere Vaticane o di accuse di stregoneria. Matilde di Canossa, al secolo la Magna Comitissa Mathilde Von Tuszien, figlia della più nobile famiglia longobarda e di Beatrice di Lotaringia, del ramo imperiale tedesco, guidava il più importante marchesato a nord di Roma, dalla Tuscia sino al Lago di Garda, al confine con il Sacro Romano Impero. Il suo casato elesse almeno cinque Papi ed un Imperatore. Fu nel castello della Comitissa che, nel 1077, Enrico IV e Gregorio VII si scambiarono il bacio rappacificatore del Perdono di Canossa, fine della Guerra delle Investiture. Il Sentiero Matilde unisce, in sette tappe, sulle antiche vie delle Terre di Canossa, i luoghi più importanti di questa storia, da Ciano d’Enza, in Pianura Padana, sino al Passo delle Radici, in Appennino, per scoprire un Medioevo intricato, affascinante e misconosciuto. E per godere delle prelibatezze che quelle guerre si contendevano. Già nel 1046 l’Imperatore chiese al padre di Matilde del famoso aceto balsamico che “aveva udito farsi colà perfettissimo”. Al Papa del Perdono, si servì l’antenato del culatello di Canossa. Boccaccio lo chiamava il “Paese di Bengodi”, poetando sul parmigiano-reggiano prodotto dall’Abbazia donata da Matilde ai benedettini. Le leccornie di ogni borgo disegnano una mappa molto più facile da ricordare di battaglie e concordati.

PERCORSO

La tappa più selvaggia del Sentiero Matilde, parte da Toano e segue carrarecce e mulattiere tra le pinete e i crinali boscati, verso il torrente Dolo. I tratti più panoramici sono all'oratorio di Prevedelli e a Frale, da cui, si prosegue su pista sino alla strada asfaltata Monzone-Mocognano, con cui si raggiunge Villa Bonicelli. Ancora mulattiere e carrarecce, conducono alle Sorgenti Solforose di Quara, vicino alla ferrata delle Balze di Malpasso (imbrachi, caschi e dissipatori). Il Sentiero Matilde procede verso sud, superando il fosso del Malpasso, quindi a mezza costa, con opere in legname e cavi d’acciaio, sulle gole del Dolo fino al ponte di Cadignano. Quindi si risale la sponda destra del torrente a mezza costa sino a Gazzano.

HIGHLIGHTS

Culatello d’autore - Il Culatello di Canossa è un parente stretto e per niente invidioso del famoso Zibello, prodotto, secondo il disciplinare DOP esclusivamente con cosce di suino italiano, rigorosamente senza aggiunta di conservanti né altri additivi chimici. Con una  visita al salumificio Gianferrari a Ciano d’Enza, si scoprono anche la altre pregiate lavorazioni del maiale, dal Rossenello allo Strolghino, dal Lombetto alla Coppa.

Di sole castagne può vivere l’uomo - Marola è un piccolo centro famosa per le sue castagne, per i castagneti secolari e per i “metati”, le antiche casette di essiccatura del frutto del riccio, con cui si produceva farina e grazie al quale sopravvivevano intere comunità. È conosciuta anche per la famosa abbazia, voluta proprio da Matilde, che ospita un monastero ininterrottamente dal 1092. Oggi con le castagne si produce persino pasta e birra.

Qui visse Matilde - Il Castello di Canossa, per quanto abbia subito innumerevoli attacchi e devastazioni dalla sua fondazione nel 950 d.C., soprattutto dopo la morte di Matilde nel 1115, mantiene un aspetto regale e affascinante. Al suo interno è allestito un piccolo Museo che espone, oltre ai ritrovamenti archeologici, un “famoso” affresco del Perdono e un plastico della fortezza che ricorda tutta la sua magnificenza.

SCHEDA TECNICA

Punto di partenza: Toano; Punto di arrivo: Gazzano; Lunghezza: 18,65 km; Dislivello: 760 m;Tempo di percorrenza: 6 ore

Note: il Sentiero Matilde è interamente tabellato con segni rosso-bianchi-rossi a vernice. Lungo il tracciato frecce metalliche con la sigla SM indicano la meta ravvicinata, quella intermedia e quella di tappa. Tappe piuttosto lunghe e dislivelli variabili con continue salite e discese. È possibile farsi accompagnare da guide specializzate per scoprire al meglio il territorio.

INDIRIZZI UTILI

Idea Natura è un’associazione di guide specializzata nell’offerta di servizi non solo di accompagnamento turistico, ma anche di animazione del territorio: trekking, nordic walking, laboratori, esperienze per bambini e famiglie.

MAPPA



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