Valle dei nuraghi. Percorso ideale per auto o moto.
Un cunicolo di pietre megalitiche, con la volta chiusa senza cemento, devia dalla sua curva a spirale attorno alla struttura conica, per aprirsi su un cortile interno, impressionante nella sua maestosità. Al centro un pozzo chiuso da millenni con un misterioso rituale di interramento. Una serie di scale a gradoni coperte, dall’aspetto imponente, si avvia verso i piani superiori. Santu Antine, forse il più bel nuraghe della Sardegna, si adagia lungo il corso del fiume, in linea con gli altri nuraghi della zona, dalla sorgente verso valle. Nella Sardegna nuragica, dal 1800 a.C. al 1100 a.C., si stima esistessero circa 10.000 nuraghi, di varie dimensioni, a forma tronco conica, costruiti con enormi blocchi di pietra, con la volta a tholos retta solo dal suo stesso peso. Oggi ne sono stati censiti circa 7000, con una densità media di uno ogni 3 kmq, che raggiunge 0,6 per kmq nella regione del Logudoru-Meilogu: la Valle dei Nuraghi. Nonostante l’incredibile proliferazione, sono quasi duecento anni che archeologi, ricercatori ed appassionati discutono sulla loro funzione, ancora sconosciuta e misteriosa, come la civiltà nuragica che li innalzò: militare, civile, regale, religiosa, negli ultimi anni persino astronomica.
PERCORSO
Dal nuraghe Palmavera e dalla Domus de Janas Angelu Ruju, ci si sposta alla necropoli dei vasi tetrapodi di Santu Pedru. Prima tappa nella Valle dei Nuraghi: Santu Antine. Con strade secondarie, si raggiunge il Dolmen Sa Coveccada (in restauro) di Mores. A Cheremule, i volti e i riti funebri scolpiti nel Parco dei Petroglifi ci fanno superare Museddu, spostandosi verso la Domus de Janas prenuragica di Ittiereddu e il Museo archeologico di Partulesi. Chiudendo l’anello verso Thiesi, ancora si può visitare la tomba dipinta con le protomi taurine di Mandra Antine. Più a sud, la Basilica ipogea rupestre con la grande Tomba del Capo della necropoli di Sant’Andrea Priu. Dopo una tappa al Pozzo Sacro di Santa Cristina a Paulilantino, si termina al Museo dei Giganti di Cabras.
HIGHLIGHTS
Lunistizi millenari - L’incredibile architettura del pozzo sacro di Santa Cristina offre spunti affascinanti sulla teoria astronomica nuragica, grazie ai curiosi allineamenti delle sue strutture con massimo apice della Luna e del Sole negli equinozi e solstizi di ogni stagione.
Guerrieri giganti - Oltre ventotto rappresentazioni di guerrieri, pugilatori ed arcieri, dall’enigmatico volto a T tipico dei bronzetti e delle statue stele corse, databili tra il XI e IX secolo a.C. Probabilmente sono tra le più antiche statue a tutto tondo dell’area mediterranea, esposte nel Museo di Cabras.
SCHEDA TECNICA
Punto di partenza: Alghero; Punto di arrivo: Cabras; Lunghezza: circa 310 km; Dislivello: 2840 m; Durata: con le visite, almeno due/tre giorni.
MAPPA