Martine è una gentile, flemmatica inglese con gli occhialini. Sembra uscita da un romanzo di Emily Bronte. Viveva nel fracasso di Londra e Los Angeles. Era la manager di un famoso ristorante di Oxford. Poi intraprese la bellissima esperienza di catering a Northampton. Alla fine, anche per lei, arrivò il sortilegio della Rabatana. E così, una ventina d’anni fa, ristrutturò una casa agonizzante su ciglio del burrone, con molti, moltissimi secoli sul groppone. L’ha trasformata in una tranquilla bomboniera sospesa sul baratro, la dimora, si direbbe, di un’anima in fuga dal mondo. L’evocativa dimora mostra archetti arabeggianti, colonnine, antichi mattoni. Per gli ospiti niente tv, niente wi-fi però, c’è il moderno appartamento, il Bergamotto, dagli eccentrici arredi, con l’altissimo soffitto in legno, la vasca da bagno nel salone e l’adiacente stanza a cielo aperto, senza tetto. col vecchio camino, il letto in ferro battuto, un nugolo di oggetti della nonna scovati smuovendo mercatini e cantine. Dal balconcino, così piccolo che se ci sta uno, l’altro deve aspettare, la veduta spazia sul selvaggio canyon, fino al monastero di San Francesco che spunta nel verde, proprio di fronte. Ai gatti da coccolare, il bianchissimo Don Diego e Divina si sono recentemente aggiunti alcuni randagi, Nuvola, Pioggia, Veronica, attualmente in cinta. “D’inverno mi metto qui fuori con un bicchiere di vino”, sospira Martine, “accendo il camino e guardo le stelle sulla mia testa. D’estate scendo ad annusare i fiori del giardino, rose, agrumi, bouganville, jasmine, gerani.” Intanto, mentre lei e tutti gli altri personaggi della Rabatana sono imprigionati dall’incantesimo, l’erba dei poeti è in agguato. In cerca di altre “vittime”.
Il “Bergamotto”, il nido di Martine
Testo e foto di Paolo Simoncelli
#basilicata #tursi #matera #consigli #geniusloci #buonanotte #bergamotto #rabatana #rifugiodipoeti #casaristrutturata #turismolucano #vacanzediverses #paesaggioselvaggio #fugadalcaos #scoprirelitalia