Francesco Moretti iniziò sin dal 1859 a dipingere su vetro con la medesima tecnica degli affreschi ad olio, realizzando opere di straordinaria bellezza e luminosità. Una delle sue opere più riuscite, la Regina Margherita di Savoia, oggi conservata nel museo-laboratorio, fu esposta a Londra nel 1888. Le pronipoti Rosa e Cecilia proseguirono l’arte con i segreti di famiglia, chiamate a realizzare una copia su vetro in versione gigante dell’Ultima cena di Leonardo, per il cimitero di Los Angeles. L’opera, imponente e particolarissima, è pregna di leggende, tra qui quella legata al volto di Giuda, che si spezzò 17 volte in forno, prima di essere benedetto. Ancora oggi la realizzazione di una pittura su vetro è un’opera d’arte e di ingegno: Maddalena e la giovane sorella, dapprima disegnano su cartone, quindi tagliano a mano i vetri di colori diversi, li ricoprono di infinite piccole pennellate con miscele inventate dalla famiglia, li montano su cera, per poi smontarli e cuocerli in forno, per ben quattro volte. Il laboratorio, che ha vinto numerosi premi per la conservazione dell’arte e l’imprenditoria femminile, è visitabile su appuntamento.
Le vetrate dipinte
Testo e foto di Federica Botta e Alessandro De Rossi
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