Caulonia, il Caracolo e la Svelata


Testo e foto di Paolo Simoncelli

A Caulonia i suggestivi riti della Settimana Santa iniziano la domenica delle Palme e proseguono fino al Giovedì, intervallati dalla visita ai sepolcri, gli allestimenti floreali nelle chiese paesane. È però dalla sera del Venerdì Santo, nella chiesa Matrice, che la Pasqua entra nel vivo. È qui che va in scena la liturgia della Passione di Gesù. Durante l’ufficio il parroco s’allunga a terra in raccoglimento, in segno di lutto, poi, durante la chiamata, sale sul pulpito gridando due volte, Vieni Maria. È il momento in cui il portone della chiesa si apre per fare entrare la statua della Madonna: a Lei verrà idealmente affidata la statua del figlio, il Cristo morto. Ad accrescere la suggestione, intervengono i confratelli in tunica bianca, cappuccio, corona di spine, cero acceso tra le mani. Dopo aver compiuto un giro all’interno della chiesa, il corteo esce per la processione. Il giorno dopo l’aria freme per l’evento principale della Pasqua, il Caracolo del Sabato Santo: presso l’arco all’incrocio tra via Niutta e via Regina Margherita, avviene l’incontro delle statue che prenderanno parte alla processione. Davanti sta sempre il Cristo nell’orto dei Getsemani, a seguire, con un seguito di drappi, croci e vessilli, le altre scenografie: Cristo flagellato, Cristo alla Colonna, Cristo che porta la croce, la Crocefissione, poi il Cristo Morto, l’Addolorata e San Giovanni. La meta è la scenografica piazza Mesea con la Chiesa Matrice. Qui che va in scena il Caracolo, dall’arabo karhara che significa“girare, ruotare”. Il corteo infatti, anziché raggiungere diagonalmente la Chiesa Matrice, serpeggia ad andamento lentissimo, spettacolare scenografia dove le statue sembrano levitare a mezz’aria in una cupa atmosfera di lutto universale. Il mattino dopo ha luogo sempre a piazza Mese l’evento finale, la Svelata. La statua del Cristo risorto attende di fronte a palazzo Cricelli mentre il simulacro di San Giovanni corre ad avvertire del lieto evento l’Addolorata. La Vergine si precipita a gran velocità e poi, al cospetto del Figlio, perde il velo del lutto mostrando la sfavillante veste azzurra. Il fragore delle campane è l’atto finale. Travolge la folla in un clima sfrenata gioia collettiva.



#eventi #calabria #Caracolo #Svelata #SettimanaSanta #Caulonia #Tradizione #Fede #Processioni #CulturaCalabrese #Pasqua2024