Lungo i sentieri più tradizionali del Parco Nazionale, lontani dall’affollamento estivo, per ammirare le esplosioni di colore delle foreste d’autunno. Ocra, fucsia, marrone, bordeaux, color miele, carminio, verde oliva, color castagna… C’è l’imbarazzo della scelta per descrivere l’esplosione dei colori d’autunno di una breve passeggiata nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo. Un’esperienza di leavepeeping, l’osservazione delle “fiammate” di cui si tingono le foreste, è perfetta da condividere in famiglia con i bimbi piccoli, per godere della montagna senza troppa fatica. La Val Fondillo, la Camosciara e il Monte Tranquillo, le zone di più antica protezione del Parco, regalano, in semplici passeggiate, una totale immersione (“woodbathing” in inglese), nell’arcobaleno d’ottobre per “sbirciare”, sempre come dicono gli anglosassoni, il cambiamento degli alberi. Un bagno di Natura capace di rigenerare mente, spirito ed energie. I francesi lo chiamano “foliage”: l’arte di riconoscere le piante dalla colorazione delle foglie d’autunno o semplicemente il gusto di riempirsi gli occhi delle calde tonalità. Molto più facile distinguere un acero da un faggio se uno ha la foglia rossa e l’altro gialla o un larice da un abete, se uno perde le foglie e l’altro no! Ed il bello, rispetto al più classico wild watching con gli animali, è che le foglie non scappano, non c’è bisogno di fare silenzio, né di svegliarsi all’alba per seguire furtivi le tracce della fauna selvatica. Le antiche faggete e i maestosi boschi di larici, gli aceri solitari, i sorbi o le querce che si incendiamo come in un tramonto di fuoco con tutte la tavolozza del giallo, del rosso, dell’oro dell’ocra e del marrone, sono semplicemente lì ad aspettarci.
Leavespeeping autunnale Val Camosciara e Val Fondillo
Scritto il 23/07/2024
Testo e foto di Federica Botta e Alessandro De Rossi
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