Nelson è una sula bassana (Morus bassanus), un uccello atlantico considerato molto raro in Italia, a rischio di estinzione in tutto il mondo, che, dal 2011, ha scelto di nidificare, unico caso della nostra penisola e probabilmente in Europa, su una barca abbandonata a Portovenere. La sua storia romantica e drammatica ha fatto il giro del web. Le sule formano coppie monogame, con legami indissolubili. In nord Europa, all’inizio dell’estate, dopo aver svernato in pieno Atlantico, ritornano sulle ripide scogliere isolate, in colonie di migliaia di individui. I maschi costruiscono nidi di alghe marine, dove la loro “femmina per la vita”, depone il singolo uovo dell’anno. Nelson, invece, ha scelto un “gozzetto” proprio di fronte alla spiaggia dell’Olivo ed ha costruito il suo nido con… retine di plastica, quelle utilizzate per l’allevamento dei mitili, i “muscoli” in dialetto. Probabilmente il materiale più simile ad un’alga kelp, resistente ed indistruttibile. Troppo resistente: uno dei suoi pulcini ne rimase soffocato, un secondo ne mangiò così tanto da morirne. Nel 2017, anche la “sua” Roz fu ritrovata morta, forse proprio per soffocamento. Da allora, l’infaticabile e fedele Nelson è tornato al suo barchino, costruendo il suo nido a maggio ed aspettando sino a Luglio il suo amore perduto, ignaro del suo infausto destino. Questa storia disperata e dolcissima ha però un lieto fine: le tanto dannose retine di plastica, tra pochi anni, potrebbero non esistere più. La Cooperativa Mitilicoltori Spezzina dal 2016 ha lanciato un progetto per sostituirle con un’alternativa in bioplastica dal mais e per iniziare a produrre Pet riciclato con quelle che vengono recuperate durante la raccolta dei mitili.
Nelson l’ultima sula di Portovenere e i muscoli sostenibili di La Spezia
Scritto il 19/08/2024
Testo e foto di Federica Botta e Alessandro De Rossi
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