Val di Vara



La valle del biologico. Pensato per chi viaggia in auto, moto o camper.

La Val di Vara è stata la prima ad ottenere la certificazione Biologica Europea Iso 14001: un intero territorio privo di inquinamento ambientale, acustico ed elettromagnetico. Tutto iniziò con il latte, quando i soci della Cooperativa Casearia, in piena crisi, invece di abbandonare l’allevamento sui pascoli e il foraggiamento a fieno, decisero di convertirsi al biologico per la produzione di formaggi e yogurt. Un sfida coraggiosa, ricca di insidie e sacrifici, che oggi conta oltre 1200 ettari destinati al biologico, con più di 60 aziende produttrici di latte, carne, ortaggi, miele, frutti, conserve ed erbe. La Val di Vara è una scelta di appartenenza, un luogo dello spirito, più che un territorio ben definito. Chi ci abita, la chiama la Valle del Biologico.

PERCORSO

Dalla confluenza del Vara nel Magra (Santo Stefano di Magra), la prima tappa è Calice al Cornoviglio (Castello Doria Malaspina e Museo del Miele). La strada di montagna (tornanti stretti) porta ai sentieri dell’Alta Via dei Monti Liguri. Ritornati sul fondovalle, si risale il fiume sino a Brugnato (Chiesa e Museo Diocesano). In direzione Rocchetta Vara, i tornanti risalgono al passo dei Casoni. La fondovalle, invece, raggiunge Sesta Godano, (a Orneto, partenza dei sentieri). Ancora lungo il Vara, si supera San Pietro Vara e si arriva, infine, a Varese Ligure, dominato dal Monte Gottero (12 km per il Passo di Cento Croci) e dal Monte Chiappozzo (sorgenti al Passo della Biscia).

HIGHLIGHTS

Soste Gourmet - Alla Cooperativa Casearia Val di Vara è possibile acquistare il latte biologico crudo, lo yogurt bio e la ricotta e i vari formaggi dei soci: Stagionato di Varese in vinacce di sciacchetrà, Stagionato de Vaise Bio, Formaggio Divino, macerato 15 giorni nel Cigliegiolo Doc, formaggetta da taglio Bio, il Borgorotondo dalla particolare salatura tradizionale, il Gratta dalla lunga stagionatura, l’Antico Podere a pasta morbida e la Baciccia. Poco distante, le carni da vacche brade e foraggio biologico della Cooperativa San Pietro, 90 aziende che seguono i ritmi naturali, lasciano i vitelli alle madri, foraggiati solo in inverno a fieno biologico.

Alta Via dei Monti Liguri - Il tratto iniziale dell’antico tracciato da Calice al Cornoviglio (Passo Alpicella, 710 m) alla Croce del Monte Cornoviglio (980 m) è estremamente panoramico su tutto il Golfo dei Poeti e sulle Alpi Apuane. Superato il monte (1162 m), si può proseguire ancora per quattro chilometri sino al Passo dei Casoni (992 m, percorrenza totale 4/5 ore, distanza 8,5 km). Una seconda tappa imperdibile è il Monte Gottero (1640 m), la cima più alta del comprensorio, spartiacque tra la Liguria, la Toscana e l’Emilia, con una vista a 360°, dal mare alle colline e pianure emiliane, sino alle vette delle Apuane.

SCHEDA TECNICA

Punto di partenza: Santo Stefano di Magra; Punto di arrivo: Varese Ligure; Lunghezza: 100 km; Dislivello: 1920 m; Tipo di tracciato: strade di montagna con tornanti.

Note: Ideale in camper - nonostante le strade di montagna liguri siano strette e piene di tornanti - perché i parcheggi dei borghi sono buoni per il pernotto. A Brugnato parcheggio subito fuori dalla porta nel paese. Ai prati di Suvero e al Passo del Rastrello, pernotto sui pascoli sommitali. A Varese Ligure, parcheggio vicino al campo sportivo mentre al Passo della Cappelletta (Cento Croci) sulla carrareccia. Molto panoramico anche in moto e bici, con traffico scarso, permette di raggiungere i sentieri dell’Alta Via dei Monti Liguri.

MAPPA



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