Vasto e la Costa dei Trabocchi



I ragni colossali che cucinano brodetto. Un percorso perfetto per auto o camper.

Un tempo con un trabocco ci campavano sette famiglie. Il traboccante doveva essere un uomo di fatica, come un mulo, perché sollevare l’argano della bilancia pieno di pesce era uno sforzo immane. Ma con il pescato si facevano i corredi di sette spose! Con gli scarti più poveri e i pomodori dei campi, si cucinava il famoso brodetto alla vastese, una zuppa di pesce e pane raffermo”. I trabocchi sono particolari macchine da pesca a palafitta”, diffusi sulla costa adriatica tra Ortona e il Gargano. Sulle origini ancora discutono gli storici: chi li vuole di origine fenicia, chi francese, chi araba, chi li considera frutto dell’ingegno di un popolo pastorale abruzzese-frentano, arrivato a sfruttare le risorse ittiche, senza spingersi in un mare imprevedibile, profondo, battuto costantemente dal vento e senza approdi sicuri. La citazione più famosa è sicuramente quella di D’Annunzio, che descrisse la bellezza feroce e selvaggia dei ragni colossali” nel suo Trionfo della Morte: "mostri in agguato protesi sugli scogli”. A partire dagli anni 70, le poche strutture rimaste dopo la Guerra, vennero soggette a concessione demaniale ed, infine, recuperate e valorizzate, non solo per la pesca, ma soprattutto per ricettività turistica e culturale.

PERCORSO

La Costa dei Trabocchi parte da Ortona, i trabocchi a San Vito Chietino (Eremo dannunziano e trabocco di Capo Turchino). Verso sud, si passa Lido Foce di Rocca San Giovanni, sino a Punta Cavalluccio, (trabocco dannunziano). Una deviazione porta al Santuario di San Giovanni in Venere. A Fossacesia Marina, altri trabocchi sulla scogliera. A Torino di Sangro Marina, Biotopo Costiero della Lecceta Litoranea. Seguendo la costiera, si raggiunge Lido di Casalbordino, poi il faro di Punta Penna. Alla foce del Sinello, c’è la Riserva Naturale Punta Aderci. Vasto chiude il percorso abruzzese.

HIGHLIGHTS

Non rompetemi le uova - La coraggiosa Riserva di Punta Aderci protegge uno degli ultimi angoli selvaggi della costa abruzzese, senza ombrelloni e stabilimenti. È la dimora del piccolo fratino, un uccello corridore di ripa, appena 20 centimetri e pochi etti di peso, che si riproduce in sole 44 coppie in tutto il litorale abruzzese. Depone le uova direttamente sulla sabbia, senza costruire un nido, confidando nell’eccezionale mimetismo del guscio. La covata è estremamente sensibile ad ogni attività umana: calpestio, parcheggio auto, ombrelloni, giochi a palla, cani sciolti. Per questo la Riserva ha passerelle in legno e cordoni di transito.

La Via Verde dei Trabocchi - Una parte della Via Verde dei Trabocchi è sfruttabile soprattutto tra San Vito Chietino e Fossacesia. Sul tracciato dell’ex ferrovia di Vasto, partendo dal casotto di noleggio bike della Riserva di Punta Aderci, si pedala sul tratto più selvaggio e panoramico, addentrandosi nella zona agricola della falesia e costeggiando la spiaggia di Mottagrossa. Esiste anche un’altra pista ciclabile dedicata, principalmente pianeggiante, tra le dune e le strutture ricettive, lungo il biotopo costiero di Vasto Marina e San Salvo.

SCHEDA TECNICA

Punto di partenza: Ortona; Punto di arrivo: Vasto; Lunghezza: 59 km circa; Dislivello: 715 m

Note: il percorso si presta ad essere effettuato con il camper, facendo attenzione all’accesso difficoltoso per i veicoli di grosse dimensioni a Punta Cavalluccio, ai divieti del lungomare di Fossacesia Marina e ai numerosi ponti bassi che talvolta separano dal mare, per il passaggio sotto ferrovia o il viadotto autostradale. I parcheggi delle spiagge libere, non a ridosso delle cittadine, anche se a pagamento, sono generalmente accessibili.

MAPPA



#Abruzzo #CostaDeiTrabocchi #AbruzzoOnTheRoad #ItinerarioCamper #TrabocchiAbruzzo #PuntaAderci #BrodettoAllaVastese #ViaVerdeDeiTrabocchi #RiserveNaturali #ViaggioSostenibile #MareAbruzzo #StradaPanoramica #CamperLife #SanVitoChietino #EremoDannunziano #NaturaSelvaggia