Sapori di Corte


Testo e foto di Enrico Caracciolo | Articolo pubblicato il 29/07/2025

Benevento racconta storie di streghe e svela piccoli segreti. Dalle finestre del conservatorio note di violino scivolano nei vicoli che raggiungono il Largo Trescene e ti spingono lentamente verso una piccola osteria. Piccola e preziosa. Come le storie che ti aprono le porte verso l’inaspettato Genius loci di una città di pietra chiara e luminosa. Venticinque sedie, una cucina in cui si incontrano antiche ricette e interpretazioni contemporanee, una lavagna che solo a guardarla da lontano ti regala convivialità e allegria. E soprattutto un oste che sa raccontare la sua terra con umiltà, talento, buon gusto e delicatezza. Si chiama Lorenzo Tufo, è giovane, guarda sempre avanti senza mai staccare i piedi da terra. Originario di Apice ha pensato più volte di andare altrove per trovare la sua strada ma siccome è un bravo sognatore ha deciso di assecondare la sua passione restando invece di partire. Solo apparentemente è stata la scelta più facile perché “Benevento è una città silenziosa, ignorata dai grandi flussi turistici, e un luogo dove solo chi resiste con la forza dei sanniti può permettersi di rincorrere i sogni”. E il suo sogno era quello di raccontare attraverso profumi e sapori i valori di un territorio “infinito”. Grazie a passione e determinazione, alla ricerca delle origini, alla cura del dettaglio Lorenzo è diventato un grande narratore della sua terra. Sapori di Corte è un’osteria che racconta il buon gusto con la semplicità di chi privilegia la sostanza a discapito dell’apparenza. Maialino e baccalà sono i fiori all’occhiello di una cucina che può essere considerata un laboratorio di idee in cui antiche saggezze incontrano una contemporaneità in cui il cibo è un modus vivendi. Tutti i piatti esprimono una forte identità e la personalità di Lorenzo, che ha trasformato la sua osteria in un luogo di accoglienza e condivisione. 



Da non perdere il baccalà mantecato su pomodoro a fette e mollica croccante all’olio EVO; il baccalà con scarola, alici e peperoncino; il polpo arrosto su crema di patate, limone e curcuma; il maialino cotto a bassa temperatura con riduzione di miele e aglianico; e per finire lo Stregotto, dolce a base di liquore Strega, marchio di fabbrica beneventano. Benevento è la città delle janare (streghe) ma anche di un oste che racconta storie di gusto.



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