Valle di Lanaithu e Tiscali



Cuore nuragico. Ideale per chi ama esplorare in auto e a piedi.

Improvvisamente, il sentiero sembra sparire dentro la roccia. La pista s’infila in una stretta feritoia, quasi invisibile dagli scalini in basso. La falesia calcarea nasconde un passaggio impervio, che si affronta solo in diagonale, strusciando le spalle e la pancia contro la pietra levigata dal vento e dalla pioggia. Superato l’anfratto, si apre uno scorcio d’altre latitudini, con la roccia piegata ad arco come un'onda e colorata di rosso, ocra, giallo e oro. Al lento passo dello scarpone, appare un paesaggio di montagna quasi alpino, che non si immagina davvero di trovare in Sardegna, a due passi dal mare e dalle famose spiagge di Orosei e Cala Gonone. Arrivati all’apice del ripido sentiero, sulla cima del monte Tiscali, la verde Valle di Lanaithu, costellata di lecceti maestose, ruscelli, grotte e cascatelle si srotola in basso. Sbirciando in giù, oltre una vasta apertura nella roccia, dentro l’abisso di una profonda dolina carsica, appaiono i resti di uno dei più affascinanti villaggi nuragici dell’isola, completamente invisibile dall’esterno, tutto racchiuso dentro le pareti dell’inghiottitoio naturale. L’abitato preistorico di Tiscali fu forse l'ultimo rifugio della popolazione autoctona all’arrivo della conquista romana.

PERCORSO

Dal parcheggio per la sorgente Su Gologone all’inizio della Valle di Lanaithu, si segue in auto lo sterrato (6 km), sino a Rifugio Sa Oche e al complesso nuragico Sa Sedda e Sos Carros. Ancora 2 km con l’auto, per raggiungere l’inizio del percorso pedonale. Dopo un altro chilometro, su carrareccia, inizia il vero sentiero, molto ripido sulla montagna. Il primo tratto è molto panoramico, quindi, entrando nel bosco, si fa più faticoso, su ripidi gradoni e ghiaioni. Prima della cima uno stretto e spettacolare passaggio nella falesia permette di passare sull’altro versante della montagna quindi una breve ma ripida discesa accompagna sotto una parete ad arco. Superata infine la cima, si continua verso il lato opposto del monte, dove una breve salita, porta all’ingresso al sito archeologico.

HIGHLIGHTS

Il canyon di Su Gorropu - Nascosto nel Supramonte di Dorgali, a due passi dal mare, c’è un canyon di strette pareti strapiombanti, alte centinaia di metri, attraversate da un cammino di circa un'ora, nel letto asciutto del fiume. Il sentiero segue il percorso degli armenti in una piana verdissima con querce da sughero, impreziosita dalla tomba dei giganti di S’Ena ‘e Thomes.

Gioielli Liberi di Libero. - Nel negozio orafo di Libero Gioielli, Rosa Lai e il marito creano preziose opere d’arte originali, con la tecnica antica della filigrana sarda. Tradizione e innovazione come la “Cadena de sos ammentos", la collana dei ricordi o “S’Isprugadentes”, regalo simbolo dei fidanzati alle future spose.

L’Ambrosia degli Dei - Il Nepente di Oliena è la mitica bevanda con cui Elena di Troia alleviava ogni dolore ai suoi amati. Stiamo parlando del cannonau con cui si ubriacava in gioventù il D’Annunzio. Si può gustare presso la Cantina Sociale di Oliena, che offre solo vini prodotte con uve autoctone.

INDIRIZZI UTILI

La società Chintula, gestisce l’accesso e la biglietteria al canyon di Su Gorropu e offre servizio di navetta in fuoristrada per accorciare il ritorno.

La Cooperativa Ghivine, gestisce anche i siti della valle di Lanaithu e l’accompagnamento al sito di Tiscali.

SCHEDA TECNICA

Punto di partenza: parcheggio Su Gologone; Punto di arrivo: voragine di Tiscali; Lunghezza: circa 11 km; Dislivello totale in salita: 380 m.; Durata: due ore e mezza solo andata, esclusa la visita

MAPPA



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